mercoledì 10 marzo 2010

Schizzato via dal forum di Hp MARIA: la donna per eccellenza.

Per poterci capire qualcosa bisognerebbe leggere qualcosa da questo link:
http://www.hockeypista.it/forum/viewtopic.php?f=1&t=2960&start=20



Un noto proverbio recita : ”ognuno misura gli altri col proprio metro”.

Padrone e una bellissima parola se considerata nell’accezione Vera del suo significato ossia: Padre. Infatti etimologicamente Padrone deriva da Patrònus cioè Pater ovvero Padre, protettore. E chi è Dio se non il nostro PATER?

E’ spiacevole notare come ancora oggi in tanti avvertano la sensazione della sottomissione a qualcuno. Famiglia, lavoro, amici…..e se guardassimo invece realmente Maria? E la sua reale sottomissione? Non svilisce affatto il suo essere Donna anzi. La esalta e la glorifica nella sua vera essenza.
Non solo: SI MARIA SI E’ SEMPRE SOTTOMESSA ALLA VOLONTA’ DEL SIGNORE. Ma chi è Maria? MARIA è la MADRE del suo SIGNORE.
Ragazzi c’è poco da parlare. I fatti parlano chiaro. E se dire SI porta a cotanto frutto…….
Perché quel “SI” spaventa così tanto?
Io sono troppo ignorante per rispondere. La mia è una fede che non cerca troppe spiegazioni ( parliamo troppo e dimostriamo troppo poco…la vita di un cristiano deve essere prima di tutto esemplare per poter dire, poi, qualcosa…..


Un grande del giornalismo religioso, parla di Maria …... Lo fa alla sua maniera, semplice ,ma appassionata. Ci riferiamo al giornalista Antonio Socci, un nome,una garanzia di serietà ed anche di competenza. Socci, chi è Maria?: “ ma guardi,la sua domanda mi e ci richiederebbe ore di lunga e piacevole conversazione, ma mi limito a risponderle così: di Maria non ne abbiamo mai a sufficienza, Maria non basta mai”. In che senso, Maria non basta mai?: “ lei è la discepola perfetta, colei che ha detto sia fatta la tua volontà senza alcuna certezza solo e semplicemente credendo,e non mi pare cosa di poco conto. A noi tutti, Maria da un esempio di fiducia e di fede nel suo Figlio, poi lei, una semplice ragazzetta di campagna, per niente colta, ha avuto il privilegio di darci e donarci il Figlio di Dio. Ora si comprende il mistero e la gloria di Maria”?. E aggiunge: “ vi sarà anche un motivo se, nelle litanie lauretane, viene chiamata Regina degli Angeli. Lei è Regina degli Angeli in quanto assisa tra di loro, canta la gloria di Dio e a lui ci porta, ecco chi è Maria, Madre nostra e della Chiesa, colei che ci ripaga di ogni sconfitta e di ogni fatica”. Certamente è così. Ma i soliti tromboni ,che non mancano mai, spesso,guardano alla devozione mariana e alla pietà popolare con la puzza sotto il naso,quasi come se fosse una cosa di seconda categoria: “ sbagliano. Intanto è lo stesso Vangelo che ci dice che la fede è dei semplici e non degli scienziati o di coloro che presumono di saper tutto e poi non sanno nulla. La pietà popolare invece, è importantissima, perché rappresenta il senso della fede del popolo di Dio e in questa pietà popolare Maria ha il suo spazio”. Vi è chi ravvisa una mariologia zuccherosa: “ insisto, Maria, merita rispetto e ammirazione. Certo ,se qualcuno si avvicina a lei con animo infantile o con mire interessate allora sbaglia. Di Maria dobbiamo avere la massima fiducia, è nostra madre ed una madre non ci potrà mai tradire”. Le apparizioni mariane: “ ecco appunto. Nella sua saggezza la Chiesa non le impone, lascia liberi i fedeli di crederci o no, non appartengono ai dogmi,sono rivelazioni e come tali vanno prese, lo ha sempre detto il Magistero della Chiesa, lo hanno ribadito Giovanni Paolo II e l’allora cardinale Ratzinger. Ma che siano semplici rivelazioni private non implica che non abbiano valore. Sono importanti e ci aiutano a consolidare la nostra fede spesso traballante”. In che senso ci aiutano: “ io invidio chi vive di certezze, chi non ha mai dubbi. Ma sotto -sotto penso che colui il quale affermi di essere un uomo di tal fatta alla fine crolli. Maria è una donna umile,ma ha dalla sua la forza della fede, non pretende di spiegare cose impossibili. Crede per fede,senza cercare spiegazioni razionali o astruserie”. Tra le apparizioni hanno destato e destano scalpore e qualche polemica di troppo, quelle di Medjugorje. Un Arcivescovo Emerito, esorcista e persona degna, ha parlato di fenomeno satanico ,lei condivide?: “ assolutamente no, del resto quell’affermazione piuttosto incauta ed esagerata, è stata poi corretta da padre Amorth che ha detto esattamente l’opposto. Ritengo che la prudenza della Chiesa sia corretta, ma che neppure possa rifiutarsi in blocco Medjugorje per l’alto numero di conversioni o di sacramenti. Poi le edico anche che Giovanni Paolo II, uomo dik Dio, lo ha varie volte detto alla presenza di testi: se non fosse stato Papa sarebbe andato a Medjugorje, segno che non ci vedeva alcun inganno di Satana”. E la prudenza della Chiesa?: “ la condivido ,un atto dovuto,ma non significa ostilità tanto meno pregiudizio, infatti i pellegrinaggi, sia pur non guidati da Vescovi, si possono fare come fedeli. Poi trovo assurdo litigare sulla Madonna, colei che dona pace, dona speranza e felicità. Diamo tempo al tempo, e proclamiamola Regina degli Angeli”.



Detto questo la migliore risposta te la do con il vero SI della Madonna al Suo PATER:
L'anima mia magnifica il Signore * [5]e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia *si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, *ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, *ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, *ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo, *ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, *ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.
Ed ancora alcune riflessioni per la tua risposta, tratte proprio dalle meditazioni del nostro amato Papa Benedetto per la quaresima 2010:
Il Magnificat di Maria, sottolinea Benedetto XVI, ci insegna che Dio “si schiera dalla parte degli ultimi”. Duemila anni fa come oggi, il mondo sembra dire che “i superbi, i potenti e i ricchi” trionfano sui piccoli. Ma, avverte il Papa, il progetto di Dio capovolge i riferimenti sui quali l’umanità preferisce edificare il suo futuro. “L’umile è percepito come un rinunciatario, uno sconfitto, uno che non ha nulla da dire al mondo. Invece questa è la via maestra, e non solo perché l’umiltà è una grande virtù umana, ma perché, in primo luogo, rappresenta il modo di agire di Dio stesso”. (Messa dell’Agorà di Loreto, 2 settembre 2007) “La sua forza segreta – ci rassicura il Papa – è destinata alla fine a svelarsi, per mostrare chi sono i veri eletti di Dio”: “Coloro che lo temono’, fedeli alla sua parola; ‘gli umili, gli affamati, Israele suo servo’, ossia la comunità del popolo di Dio che, come Maria, è costituita da coloro che sono ‘poveri’, puri e semplici di cuore”. (Udienza generale, 15 febbraio 2006) Maria canta la sua umiltà e con essa la grandezza di Dio. Le parole della cugina Elisabetta, “Benedetta tu fra le donne, benedetto il frutto del tuo grembo”, accendono nel suo spirito un cantico di lode al Signore che ha guardato l’umiltà della sua serva: “L’anima mia magnifica il Signore'. Maria riconosce la grandezza di Dio. Questo è il primo indispensabile sentimento della fede; il sentimento che dà sicurezza all’umana creatura e la libertà dalla paura, pur in mezzo alle bufere della storia". (Celebrazione per la fine del Mese Mariano, 31 maggio 2008) Il cantico di lode del Magnificat, è la riflessione del Pontefice, è “un’autentica e profonda lettura teologica della storia”. Una lettura, ribadisce, “che noi dobbiamo continuamente imparare” da Maria la cui fede “è senza ombre e senza incrinature”. Maria, con la sua umiltà, ci indica la relazione inscindibile tra la grandezza del Creatore e della sua creatura: “Dove scompare Dio, l’uomo non diventa più grande; perde anzi la dignità divina, perde lo splendore di Dio sul suo volto. (…) Solo se Dio è grande, anche l’uomo è grande. Con Maria dobbiamo cominciare a capire che è così. Non dobbiamo allontanarci da Dio, ma rendere presente Dio”. (Messa dell’Assunta, 15 agosto 2005)

Un abbraccio
Enza

Ma qualcuno ha davvero letto il testo?
Cito alcuni passi………per Giorgio1960

…Mentre una teologia maschilista nel passato la aveva relegata ...... molto distaccata dall' uomo, dal seicento in poi, la stessa teologia ha cambiato rotta e le restituito l'onore e la dignità anche di donna fisica".
Per i saccenti si noti bene quell’anche
Ed ancora
Lei non ha mai dubitato, é stata sempre vicina al figlio anche nei momenti più difficili, persino nel momento drammatico dello scandalo della Croce quando tutto pareva finito, un fallimento. Ecco, Maria é colei che tutti dovremmo prendere ad esempio"
Maria dimostra con autorevolezza che la scelta del vangelo non é per niente maschilista: " infatti per venire al mondo Cristo ha scelto una donna.
……..penso che la donna, senza mai tralasciare o trascurare i suoi doveri di madre e sposa, faccia bene a lavorare e ha ogni diritto al pari degli uomimi.
…….Le donne lavorino, ma non dimentichino mai la loro specificità" ………
La cosa importante é non fare del lavoro un idolo o un punto costante di riferimento". Insomma, evitare la idolatria del lavoro: "
per gerr: quel “pure” è pretestuoso …..nel testo non esiste…..(anzi io invece del pure ci vedo un bel punto esclamativo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)
Mi dispaice ma la tua è una tattica malriuscita.
Pensa Gerr sei anche tu figlio di una donna, come Maria, che ha sfidato la vita per metterti al mondo!
Ragazzi avete distolto l’attenzione dal vero fulcro del testo:
MARIA: la donna per eccellenza.
MARIA " e credo che sia la più bella e celebre al mondo.
Le top model, le attrici passano, la loro gloria é fugace e passeggera. Maria resta sempre, é appunto la donna perfetta, colei che ha sempre detto sì, con fedeltà e amore……….PROPRIO COME HA FATTO LA MAMMA DI GERR, con fedeltà e amore, METTENDOLO AL MONDO.
Rassegnati gerr: tua mmamma ha “obbedito” e detto si per amore…..facendoti nascere!
Oppure…………sei ……opera dello Spirito Santo?
Ma dove discriminiamo la donna?
Ragazzi ma allora

Vorrei ricordare a Marzia che esiste un modo di parlare “proprietario” le frasi fatte sanno solo di aria fritta!
E lei cosa fa? In cosa crede? E tutto questo egocentrismo? QUANDO AVREMO IL CORAGGIO DI SOSTITUIRE ALLA PAROLA “IO” LA PAROLA “NOI” capiremo quel “SI”…quella donna di nome Maria, suo Figlio che, seppur UOMO HA DETTO SI MORENDO IN CROCE ……………PER I VARI GIORGIO, GERR, MARZIA…………per me ….per te………..

Ah! Dimenticavo: il padre di Gerr……… mi sa tanto che “quel famoso giorno” insieme a sua madre …..ha detto anche lui un bel SI!..........In quanto alle sue preferenze: Dio che paura queste donne obbedienti…….Meglio le disobbedienti…ci creano il pretesto per farci “sentire” uomini…..al contrario delle obbedienti che ci costringono ad “essere” uomini!

Per usare lo stile “Marzia”: chi è causa del suo mal……pianga se stesso!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

ho letto ma resto del mio parere

giorgio 1960

michele poli ha detto...

Giorgio ,
ci ritroviamo qui per discutere e non per imporre leggi e costumi.
Il confronto e il dialogo è il bene che la Democrazia ci ha donato.
Ciao
Michele

Anonimo ha detto...

e cioè? avevi un parere Giorgio?
mi sembra solo di ever capito che non avevi ...proprio capito....su dai ammettilo! mica ti mangiamo!

Anonimo ha detto...

....Maria… è buona solo come punto di riferimento per le monache di clausura e per le ragazze tutte casa e chiesa o è l'aspirazione struggente di ogni donna che voglia vivere in pienezza la sua femminilità?

Le donne la guardano con tenerezza perché nella sua vita terrena ha riassunto i misteri dolorosi di tutte le loro soggezioni? O perché è il simbolo eloquente di chi sperimenta i misteri gaudiosi dell' esodo dai «laghi amari» dell'antica condizione servile? O perché è l'immagine che sintetizza i misteri gloriosi della definitiva liberazione della donna da tutte le schiavitù che, nel corso della storia, ne hanno sfigurato la dignità?

Sono domande, forse un po' dissennate, alle quali non so dare una risposta, ma per le quali so fare una preghiera.

***

Santa Maria, donna vera, icona del mondo femminile umiliato in terra d'Egitto, sottomesso alle sevizie dei faraoni di ogni tempo, condannato al ruolo di abbrustolirsi la faccia dinanzi alle pentole di cipolle, e a cuocere i mattoni per la città dei prepotenti, noi ti imploriamo per tutte le donne della terra.

Da quando sul Calvario ti trafissero l'anima, non c'è pianto di madre che ti sia estraneo, non c'è solitudine di vedova che tu non abbia sperimentato, non c'è avvilimento di donna di cui non senta l'umiliazione.

Se i soldati spogliarono Gesù delle sue vesti, il dolore spogliò te dei tuoi prestigiosi aggettivi. E apparisti semplicemente donna, al punto che il tuo unigenito morente non seppe chiamarti con altro nome: «donna, ecco tuo figlio».

Tu che rimanesti in piedi sotto la croce, statua vivente della libertà, fa' che tutte le donne, ispirandosi alla tua fierezza femminile, sotto il diluvio delle sofferenze di ogni specie, al massimo pieghino il capo ma non curvino mai la schiena.

Santa Maria, donna vera, icona del mondo femminile che ha intrapreso finalmente le strade dell'esodo, fa' che le donne, in questa faticosa transumanza quasi da un'èra antropologica all'altra, non si disperdano come gli Ebrei «nel mare dei giunchi». Ma sappiano individuare i sentieri giusti che le portino lontano dalle egemonie dei nuovi filistei. E perché la tua immagine di donna veramente riuscita possa risplendere per tutte, come la nube luminosa nel deserto, aiuta anche la tua Chiesa a liberarti da quelle caparbie desinenze al maschile con cui ha declinato, talvolta, perfino la tua figura.

Santa Maria, donna vera, icona del mondo femminile approdato finalmente nella Terra Promessa, aiutaci a leggere la storia e a intraprendere la vita, dopo tanto maschilismo imperante, con le categorie tenere e forti della femminilità.

In questo mondo così piatto, contrassegnato dall'intemperanza del raziocinio sulla intuizione, del calcolo sulla creatività, del potere sulla tenerezza, del vigore dei muscoli sulla morbida persuasione dello sguardo, tu sei l'immagine non solo della donna nuova, ma della nuova umanità preservata dai miraggi delle false liberazioni.

Aiutaci, almeno, a ringraziare Dio che, se per umanizzare la terra si serve dell'uomo senza molto riuscirci, per umanizzare l'uomo vuol servirsi della donna: nella certezza che stavolta non fallirà.

+ don Tonino, Vescovo – [ 6 marzo 1988 ]


Da :: Antologia degli Scritti, Vol. 3, pg. 21-24

Enza Minafra

michele poli ha detto...

chissà se Giorgio leggerà mai il post di Enza....mah!!!!