martedì 22 dicembre 2009

PROGETTO "MUSICA IN CORDA" DELLA SCUOLA DON SAVERIO BAVARO




Per la visione e la stampa delle foto della manifestazione Natalizia "Musica in Corda" tenutasi presso la scuola Elementare Don Saverio Bavaro di Giovinazzo, potete collegarvi al link:


Pubblico le riflessioni di Gabriella e Alessandro
Appena pronto , pubblicherò un articolo.

Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo

Musica in corda

Gabriella racconta:

- Qualche mese fa la maestra Susanna ci comunicò che dovevamo partecipare ad un progetto di musica, io a questa notizia arrossii dall’entusiasmo, ero tanto felice, perché ho sempre sognato di suonare uno strumento musicale.

La maestra ci comunicò anche che a questo progetto avrebbero partecipato esclusivamente le tre seconde classi della Don Saverio Bavaro.

Io ero curiosa di conoscere quale fosse lo strumento musicale che avrei suonato, un mio amico mi anticipò e chiese alla maestra quale strumento avremmo suonato.

La maestra ci rispose che noi bambini della 2A avremmo usato il violino, la maestra ci disse che le altre due classi avrebbero suonato la chitarra e il violoncello; io sorrisi di gioia perché il violino era lo strumento che ho sempre desiderato suonare.

Arrivò il giorno delle lezioni di violino, mi sentivo tanto emozionata e il mio pensiero era quello di conoscere quanto prima le mie insegnanti di musica.

Arrivate in classe le insegnanti, fui molto sorpresa, perché davanti a me, si presentarono due belle e molto giovani maestre.

Le due maestre di musica si presentarono alla classe, la prima si chiama Teresa e la seconda Annamaria. La mattina dopo le nostre insegnanti ci consegnarono gli strumenti, il pomeriggio iniziammo le vere lezioni, io ero molto ansiosa di prendere tra le mani il mio strumento e allo stesso tempo ero molto felice di fare la mia prima lezione di violino.

Le lezioni sono durate per qualche settimana, per due volte la settimana abbiamo studiato musica, sino ad arrivare al 22 dicembre, giorno in cui ci siamo esibiti nell’androne principale della mia scuola.

Ero tanto felice di suonare con i miei compagni di scuola, ero tanto emozionata nel vedere tante persone che erano venute a vederci suonare. Io desideravo sedermi accanto alla mia amica del cuore Alice, ma la maestra Susanna ci ha diviso, tra noi due c’era Francesco. Stare vicino ad Alice mi avrebbe dato più coraggio. La cosa più bella è stato suonare in compagnia delle altre classi seconde, che usavano la chitarra e il violoncello.

Una cosa che mi ha molto sorpreso e resa felice è stato il fatto di vedere mia nonna paterna, mio nonno materno e mia zia Domenica presenti alla manifestazione.

Mio padre sempre presente, ha fatto tantissime fotografie a me e ai miei amici, io ero super contenta di sapere mio padre intento a fotografarmi.

La cosa che ci ha reso ancora più felice è l’aver sentito dalla voce della Preside che molto probabilmente, le lezioni continueranno nel nuovo anno, io ho provato tanta gioia.

Alessandro racconta:

- La maestra Susanna ci comunicò che avremmo partecipato ad un progetto di musica, dovevamo organizzare un piccolo concerto, per dimostrare ai nostri genitori che anche noi bambini sappiamo suonare gli strumenti musicali.

Ero curioso di sapere cosa mi avrebbero fatto suonare, gli strumenti che io ho sempre immaginato sono: la tromba, la chitarra, il violino, il tamburo, la pianola, le maracas e il flauto.

Sono tornato a casa incuriosito da questo progetto e non facevo altro che cercare di immaginare lo strumento che avrei suonato.

Un bel giorno la maestra ci ha comunicato che la nostra classe avrebbe suonato la chitarra, ero contentissimo del regalo che le maestre mi stavano facendo, non stavo più nella pelle.

Non vedevo l’ora di raccontarlo a mio padre, ai miei nonni, ai miei zii e alle mie cuginette.

Ero curioso di conoscere i miei insegnanti di musica, arrivò il giorno in cui si sono presentati a scuola Roberto e Vito, loro erano i due maestri di chitarra.

I due erano molto simpatici, e facevano molte battute che ci facevano sorridere.

Quando qualcuno di noi disturbava la lezione, chiacchierando sottovoce con i compagni, loro ci riprendevano dicendoci così:

Hei che ti voglio bene! Contemporaneamente ci facevano l’occhiolino.

Ricordo la prima lezione, non ero molto bravo e facevo solo disastri con le corde, invece di suonare il LA suonavo il RE, ma il maestro se ne accorgeva solo qualche volta, perché tra tanti suoni di chitarra si confondevano gli errori.

Secondo me, i poveri maestri non ci capivano un fico secco in quel disastro di suoni.

Abbiamo frequentato per un bel po’ di giorni il corso di musica, fino ad arrivare al giorno delle prove del concerto.

La cosa che ricordo molto bene è quando il maestro da il via al concerto, usando la sua bacchetta magica.

Abbiamo strimpellato per un po’ di tempo e poi siamo tornati a casa.

Il giorno prima del concerto ero molto emozionato e spaventato, pensavo che non sarei stato bravo e avrei fatto sbagliare i miei compagni. Ma il giorno del concerto mi sentivo sicuro, quando sono entrato in scena ero un po’ preoccupato che si spezzasse qualche corda.

Quando il maestro D’angelico mosse le mani, l’amica di mia sorella Gabriella gli diede la bacchetta magica, il maestro ci fece il segno in su e poi in giù.

Il segno in su significava che dovevamo alzarci e il segno in giù significava che dovevamo sederci.

Dopo qualche istante ci siamo rialzati, abbiamo fatto un piccolo inchino e ci siamo seduti.

Al via del maestro è iniziata la musica, prima ha suonato la sezione dei violini, poi quella delle chitarre con il brano baby blues e infine la sezione dei violoncelli.

Il concerto è stato stupendo e mi sono emozionato tantissimo, perché suonare con quel pubblico mi dava emozione e tanta fame allo stomaco che brontolava come un leone.

Sono stato contento che tra il pubblico era presente mio padre, la sua presenza mi rendeva felice.