venerdì 1 febbraio 2008

I REGOLAMENTI FLESSIBILI COME STRUMENTO DIDATTICO PER TUTTI GLI SPORT FANTASPORT O PREPARAZIONE SPORTIVA DEGLI ANNI 3000



Non dimentichiamo,
che i regolamenti stabiliscono quali sono i mezzi o strumenti utili e leciti che possono venire utilizzati dai giocatori.


Ecco come, variando le finalità del gioco, gli attrezzi con cui si gioca e i regolamenti, può essere utile all’ampliamento degli schemi motori.
Ogni sport, ogni gioco, ha sempre un fine raggiungibile, che è lo scopo del confronto fra due o più partecipanti.
Al raggiungimento dell’obbiettivo i concorrenti possono concorrere con strumenti tecnico-tattici leciti, che vengono definiti prima dell’inizio del confronto.
Questo per far sì, che ogni partecipante, abbia la possibilità di conoscere quali siano le condizioni in cui potrà operare per arrivare a conseguire lo scopo del gioco.
Per semplificare quanto detto, pensiamo al gioco tra i più popolari, la palla avvelenata.
Lo scopo del gioco è di prendere più avversari colpendoli con una palla.
Ogni giocatore però ha dei limiti in cui può operare e cioè lo spazio del proprio campo;
la palla non è più avvelenata quando tocca terra o rimbalza;
se vengo colpito vado nel campo dei prigionieri e posso liberarmi solo se da quello spazio colpisco un avversario.
Il gioco facilmente spiegabile, come altrettanto intuibili le capacità motorie interessate, oltre l’aspetto ludico predominante dello stesso, fa sì che questi integrando delle varianti al regolamento, ampli il bagaglio didattico.
Per esempio una variante, potrebbe dare la possibilità di proteggersi con le mani,o con un attrezzo dall’essere colpiti, esaltando maggiormente nel Bambino le capacità di reazione e di anticipazione della palla.

Sembra chiaro ed evidente che con la semplice modifica di una regola si vada ad esaltare degli apprendimenti.
Non dimentichiamo però che i regolamenti stabiliscono anche quali sono i mezzi o strumenti utili e leciti che possono venire utilizzati dai giocatori.
Si capisce bene facilmente che per un Bambino che gioca a mini-basket il pallone è l’attrezzo principale, mentre per il salto con l’asta e proprio questo l’attrezzo con cui si ricerca una simbiosi.
A questo punto se si è d’accordo sull’utilità di modificare le regole del gioco, per migliorare l’apprendimento, perché non fare degli allenamenti di tennis, di mini-basket, mini-volley, ecc. con i pattini?

In quanto appena indicato, si è tenuto conto dell’aspetto migliorativo per quelle che sono esclusivamente le capacità motorie;
ma volendo si possono spostare i riferimenti anche su tematiche per il miglioramento della tecnica e della tattica.
Provate ad immaginare un allenamento di basket con una delle due squadre che vola negli attacchi sui pattini e rientra in difesa altrettanto rapidamente, mentre gli altri devono escogitare tattiche e tecniche per velocizzarsi a piedi.
Questo ribaltamento di punto di riferimento, obbliga il giocatore a porsi nella condizione sfavorevole e ad interpretare le azioni, i gesti dell’avversario.
Mirare quindi ad una diversificazione della disciplina, allora cosa è meglio del pattino?
Con il pattinare ci si avvale di una variazione tale che amplierà in maniera macroscopica i nostri obiettivi didattici, per un confronto sperimentale pratico, da cui derivano stimoli percettivi e tecnici inimitabili.

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