venerdì 1 febbraio 2008

PATTINARE GIOCO SPORT NELLA SCUOLA




Lo scopo dell’utilizzo del pattino,
é proprio quello di ampliare verso una maggiore multilateralità le abilità senso-motorie del Bambino al di là del sesso e dello sport dominante la sua attività sportiva.




Per quello che può essere lo sviluppo del pattinaggio, noi tecnici non dobbiamo aver paura di trovarci in situazione subalterna nella scuola.
Noi lavoriamo per migliorare il prodotto Pattinare , il compito che ci siamo prefissati è divulgare il pattinare all’infinito, tutti gli apporti migliorano il sistema, noi siamo nel sistema e lavoriamo con loro.
Noi tecnici siamo depositari di alcuni saperi, gli insegnanti lo sono di altri c’é un confronto. Tutto questo fatto con coscienza porterà al risultato voluto.
Dopo gli otto anni é previsto dai programmi scolastici la conoscenza della cultura sportiva attraverso i vari giochi, quindi anche giocare con gli sport del pattinaggio diventa una cosa importante.
Nel gioco sport si possono individuare tre obiettivi fondamentali:
1 - Creare la più ampia possibile base motoria individuale.
2 - Consentire di articolare l’espressione e l’esperienza motoria in forma ludica.
3 - Favorire la progressiva pratica di attività polivalenti, i giochi di squadra, le attività sportive e via discorrendo.
Per finire, con il Gioco Sport del Pattinare è previsto un graduale passaggio da un’attività puramente ludica ad un’attività anch’essa importante che richiede il preciso utilizzo di abilità tecniche quando ci avviciniamo sempre più verso una specializzazione :
Hockey - Corsa - Artistico - Skate-board , ecc.
per la verità la specializzazione dovrebbe avvicinarsi verso una certa età.
Quella della specializzazione è una cosa che è sempre da ricordare, perché nei giochi se noi non insegniamo e non aumentiamo le richieste di saperi specifici, che i ragazzi vogliono per poter giocare, con delle conoscenze sempre maggiori, il gioco diventerà ossessivo, ripetitivo e monotono.
In questo senso le abilità tecniche consentono un’evoluzione dello sviluppo dell’essere umano, e quindi fa capire come lo sport diventa un fenomeno sociale, perché il ragazzo o la ragazza che sa pattinare può utilizzare questo, con il potere del transfert sia in attività sportiva ma soprattutto in attività sociali.
Quindi il pattinare è una grande forma di crescita sociale.
Per una trasferibilità della pratica del pattinaggio nell’insegnamento degli sport di squadra ed i giochi sportivi dei centri C.A.S. e dei centri di promozione, ci viene in aiuto anche la psicanalisi.
Nei significati dati al gioco ed ai suoi diversi elementi prolunga la teoria fenomenologica, pensando che ogni individuo abbia la possibilità di esprimere, grazie alla pratica sportiva significati inconsci.
I concetti di simbolismo uniti al processo inconscio per cui, l’energia psichica che nasce dagli impulsi e dagli istinti, si rivolge e si scarica in attività socialmente utili, offrendo ad ogni individuo la possibilità di trovare una purificazione, una fonte di scarico autorizzato dalla società, di pulsioni, desideri o fantasmi proibiti dalle norme culturali.
Ad esempio, l’aggressività come distruzione dell’altro viene sublimata dalla competizione sportiva, una situazione di scontro che permette di rivaleggiare con l’altro, quindi di liquidare, in modo sostitutivo, il ritorno di problemi vissuti anteriormente e represso nel presente nelle sfere intime dell’inconscio.
Si tratta dunque di un insegnamento fondato sulla preservazione ed il mantenimento dell’equilibrio della personalità.
E’ bene sottolineare che la potenzialità di divulgazione del gioco Pattinare non consiste solamente nella diffusione di sport poco conosciuti come l’Hockey, il Pattinaggio Corsa e il Pattinaggio Artistico, ma permette di svolgere attività abitualmente impensabili.
Vi sono infatti talune attività sportive che vengono ritenute impraticabili nella scuola (non solo elementare), principalmente per due ordini di motivi:
- La impraticabilità dovuta a pericolosità o presunta diseducatività
- La differenziazione tra sport per uomini e sport per donne.
Certamente questi non sono i soli motivi che inducono alla scelta di determinate attività e all’esclusione di altre, ma sono comunque i più influenzati da pregiudizi radicati e convinzioni sbagliate, che creano grossi problemi ad estirparli.
La differenziazione tra sport per le ragazze e sport per i ragazzi, in particolare, è una piaga che in passato rappresentava la norma: era infatti pacifico considerare la ginnastica, la pallavolo e il pattinaggio artistico ad esempio come sport adatti alle femmine, mentre altri sport come il calcio, il basket e l’hockey a rotelle, prettamente o esclusivamente maschili.
Il risultato di tutto questo era un’accentuazione delle differenze tra le abilità senso-motorie dei due sessi; per tale motivo il bambino assiduo praticante del calcio diventava l’imbranato di turno al momento di giocare a pallavolo e viceversa succedeva per le bambine con il calcio.
Lo scopo dell’utilizzo del pattino, é proprio quello di ampliare verso una maggiore multilateralità le abilità senso-motorie del Bambino aldilà del sesso e dello sport dominante la sua attività sportiva.

1 commento:

Anonimo ha detto...

6 UN MITO... AN'IO AMO IL PATTINAGGIO MA FINO AD ORA L HO PRATICATO SOLO X LE VIE DEL MIO PAESE... AMO LE ACROBAZIE MA ANKE L PATTINAGGIO ARTISTICO E DI VELOCITA' L'UNICO PROBLERMA E KE DV ABITO IO NN C'E UNA SCUOLA DI PATTINAGGIO... TOMMASO....( IO ABITO A SPIGNO...(LT))