lunedì 21 aprile 2008

Aggiungi un posto a tavola che c'è un "Amico" in più



Spontanea può sorgere la domanda:


Ma Pattinare sul Web non si prefigge la promozione dello sport a rotelle?

Certo che si, ma non solo.

come già qualcuno saprà, da settembre 2007 faccio parte del Comitato "Amici di Luca Mongelli".

La vostra curiosità farà sicuramente sorgere una nuova domanda:

Ma chi è Luca Mongelli?

Luca figlio di amici è un bambino stupendo .

Circa cinque anni fa ha subito una vile aggressione, da parte di persone rimaste impunite.

Fino al 2002 ha vissuto in Svizzera a Veysonnaz con la famiglia perchè il papà lavora in Svizzera. Il 7 febbraio di quell'anno, mentre giocava con il suo cane dopo la scuola, venne aggredito a colpi di bastone e abbandonato nudo tra la neve.

Lo ritrovò Tina la sua mamma, sulla neve, gelido e privo di conoscenza.

Rimase in coma per tre mesi e mentre i dottori comunicavano che non ce l'avrebbe mai fatta lui si svegliò e venne fuori dal coma !

Riaprì gli occhi , ma dovette fare i conti con la dura realtà.


Collegandovi al link, potrete scoprire il resto della storia e le iniziative che per lui abbiamo organizzato

http://www.amicidilucamongelli.com/pagine/pagine%20specchietti/amici.html

Ieri sera presso il Teatro comunale di Bisceglie (BA),

s'è tenuta in seconda serata uno spettacolo di beneficenza, per raccogliere fondi per la causa di Luca.
Con questo post voglio ringraziare lo staff del Setticlavio, persone stupende, preparatissime dal punto di vista artistico ed encomiabili dal punto di vista della solidarietà.
Le foto saranno pubblicate quanto prima su di una slideshow, buona visione

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti per gli scatti!!!!!!!!ma chi è questo fotografo professionista?????
mi era sebrato di vederne uno ieri a teatro......si aggirava con tre piccoli aiutanti.....sarà mica lui??????
fotografo a parte lo spettacolo è stato meraviglioso!!!!!!

Anonimo ha detto...

..e per gli amici di blog che stanno lontani non è previsto magari un dvd da acquistare???

Anonimo ha detto...

Ciao Michè! Chi non è venuto si è perso diverse occasioni:
1) Fare beneficienza
2) Visitare il nuovo teatro di Bisceglie
3) Vedere lo spettacolo a prezzo ridicolo.

Ma si sà, la Cultura non è per tutti...............
Ti abbraccio.
Lino

Anonimo ha detto...

Pienamente d’accordo anche se francamente io avrei preferito vedere in qualche programma lo stanziamento di attività economiche in campo sociale, pensa solo a chi come Luca deve lottare anche economicamente per tornare ad avere una vita normale con l’aggravante di non avere magari intorno degli amici come voi che hanno scatenato questa incredibile gara di solidarietà.

Ciao.

Anonimo ha detto...

C'E' CHI QUANDO SI ARRABBIA SPARA PAROLACCE..O SPARA PER DAVVERO AL PROSSIMO..CHI PRENDE UN FOGLIO DI CARTA E UNA PENNA E SCRIVE AL CORRIERE DELLA SERA (COME HA FATTO MIA FIGLIA) BEH, NON HA PRESO CARTA E PENNA, S'E' COLLEGATA A INTERNET, DIGITATO INDIRIZZO E DATO SFOGO A QUEL CHE PENSAVA.....TE LA INOLTRO PERCHE' NON CREDO CHE LA PUBBLICHERANNO MAI...ALMENO CE LA LEGGIAMO FRA POCHI INTIMI





Caro direttore,

non sono riuscita a mandare un video ad mtv per quanto riguarda la campagna politica rivolta ai giovani e mi chiedevo se forse potevo dire la mia aiutata da voi.

Sono una ragazza di quasi vent’anni, sono la prima di quattro figli e vivo un paesino sulla costa marchigiana, fianco a fianco a quella romagnola. Il mio sogno più grande è quello di diventare una scrittrice famosa in tutto il mondo, per poter guadagnare abbastanza per riuscire ad installare un montacarichi a casa dei miei nonni, e permettere al mio nonno reduce da ictus di potersi muovere in casa sua. Vorrei aiutare anche i miei fratelli e i miei genitori ad andare avanti senza la spada di Damocle dei soldi sulla testa. Mio padre è un carabiniere, mia madre impiegata e non navighiamo nell’oro. Abbiamo fatto scelte nella nostra vita di famiglia, e l’abbiamo dedicata al mondo del pattinaggio artistico a rotelle, sport impegnativo e dispendioso. Ma la cosa più appagante e vedere che quando esci dalla pista, al termine della tua gara, tua madre piange di gioia e tuo padre ti guarda con orgoglio, perché nonostante tutte la difficoltà economiche i tuoi genitori sono fieri di rinunciare al pranzo domenicale in agriturismo o al ristorante tutti i sabati sera per dare a noi figli l’opportunità di vivere dei piccoli sogni di gloria in pista. Essendo io la più grande, ho iniziato molto presto a fare “da mamma” agli altri tre. In quinta elementare ero perfettamente in grado di preparare un pranzo decentemente buono ed in seconda media ho iniziato a lavorare nel periodo estivo. Piccoli lavoretti, certo, ma che mi hanno permesso di pesare meno sulle finanze di casa. Da allora, lavoro ad ogni stagione, e per quelli che passano l’estate a stravaccarsi sotto l’ombrellone chiedo di riflettere su quanto sarebbe più giusto cercare di aiutare i propri genitori. Non lavoro soltanto, studio anche. Sono al primo anno di università, e cerco di conciliare i miei allenamenti da atleta, gli allenamenti da allenatrice, lo studio ed il lavoro. Non ho trenta secondi di relax, ma le cose che faccio le faccio volentieri e sono contenta di farle. A tutti quelli che mi hanno accusata di non vivere la vita di paese come quasi tutti i ragazzi di qui(ciò implicherebbe il girovagare senza meta con bici e motorini alla ricerca di qualcosa da fare) dico che sono fiera di essere come sono e di fare ciò che faccio e credo che più ragazzi dovrebbero vivere più o meno come vivo io. Al presidente Berlusconi chiedo poche cose, anche banali se volete. In primis credo che per risolvere più della metà dei problemi economici dell’Italia sia necessario diminuire almeno di un quarto (se non dimezzare addirittura!) gli stipendi e le pensioni dei parlamentari, perché non penso che per non far nulla ci sia bisogno di una pensione che un operaio, nemmeno con sessant’anni di lavoro potrà mai accumulare. Dico non far nulla perché se si accende sky in un giorno qualsiasi sui canali in diretta del Parlamento l’assenteismo è strabiliante! In secondo luogo chiedo al presidente Berlusconi di rimettere in auge la vecchia legge sull’età minima per poter lavorare durante la stagione. Permettere ai ragazzi di almeno 14 anni di essere assunti e messi in regola a tempo determinato. La realtà dei fatti è che ragazzini in gamba che vogliono lavorare, sono assunti in nero, senza quindi i contributi necessari per poter un domani maturare una pensione dignitosa, o sono assunti come tirocinanti per cui pagati una miseria e sfruttati. La mia gavetta l’ho fatta e sei stagioni della mia vita, in cui ho lavorato tutti i giorni non mi verranno riconosciute al momento del mio pensionamento. In ultima istanza, ma non ultima per importanza, chiedo al presidente Berlusconi di dare più credito alle forze dell’ordine. Non è possibile che in un paese civile ogni qualvolta che un agente risponde con forza alla violenza(che sia negli stadi o nelle manifestazioni no global) la politica per prima lo accusa di violenza gratuita. Ora, la critica non è fatta a lei e al suo partito, ma a quelli che ci hanno governato fino adesso. Andare a ripescare i fatti del G8 mi è sembrata una mossa scorretta. E’ chiaro che alcuni episodi di esaltazione degli agenti ci sono stati, non sono tuti dei santi, ma non è normale che si ricordi il valore dalle forze dell’ordine solo quando qualche agente ci rimette la vita! E anche lì, che si fa? Una medaglia ad onorem per la famiglia e il carcere per l’aggressore. Il carcere! Chissà per nessuno sconta mai la pena come si deve? Ah! Già! L’indulto! Anche questa storia, signor presidente, mi sembra una gran baggianata. Si pensa a quei “poveri” carcerati e alla vita che gli è stata tolta per essere rinchiusi in carcere ma non si pensa mai al motivo, alla scelta di vita che hanno fatto per finire lì. Si pensa a loro, non alle famiglie senza più un padre o un famigliare costrette a sopravvivere ogni giorno con la consapevolezza che prima o poi i carnefici della loro vita usciranno per buona condotta! Lascio a lei, signor presidente, l’onere di riflettere su questi punti e di cercare di sanare in qualche modo l’Italia.

E lascio a lei, signor direttore, la decisione di pubblicare o meno il mio sfogo.

Grazie per avermi ascoltato e per avermi concesso un po’ del vostro tempo.

Cordiali saluti,

Una sognatrice speranzosa.

Anonimo ha detto...

Aggiungi un posto a tavola è uno dei più bei musical italiani degli ultimi 20 anni !
L'idea dei dvd da acquistare per poi devolvere il ricavato in beneficenza non è male !!
Se si realizza prenotami una copia !
Inoltre vorrei fare i complimenti a questa ragazza che ha scritto questo accorato sfogo al Corriere della Sera; complimenti a lei per il suo bellissimo spirito battagliero (che spero non venga soffocato dalle delusioni che immancabilmente potrà incontrare nel suo camino di crescita) ma congratulazioni anche ai genitori per aver "tirato su" una ragazza davvero in gamba !!
Anche queste sono notizie positive!!!!

Anonimo ha detto...

Ovviamente mi aggiungo anch'io alla lista dei prenotandin per il DVD! Complimenti (anche per le foto) :)
Vincenzo Bini

Anonimo ha detto...

Faccio fatica a trovare delle parole che possano esprimere il mio stato d'animo.
La storia di Luca mi ha colpito in modo particolare dal primo momento in cui ne sono venuto a conoscenza. Ricordo di aver pensato che non c'è mai limite al peggio e che quando pensi di aver "visto e/o sentito" di tutto ti accorgi che purtroppo c'è sempre qualcosa di più raccapricciante...
Non sono mai riuscito a spiegarmi come possa la nostra società consentire una violenza così facile e gratuita; per di più impunita come in questo caso; impunita almeno qui in questa terra abitata da noi comuni mortali.
Sono credente e per quanto non sia un assiduo praticante ritengo che arriverà un giorno in cui ognuno di noi sarà giudicato da qualcuno che sia veramente super partes..
Il rovescio della medaglia è che Luca non dovrà temere alcun giudizio.
Qualcuno ha deciso che lui debba "pagare" in questa vita colpe di cui non ha avuto nemmeno il tempo di macchiarsi e di cui probabilmente non si sarebbe macchiato mai.
Non ho mai conosciuto Luca di persona e non so se ne avrò mai la forza. Ma il pensiero di questo piccolo uomo mi accompagna ogni giorno da quando ne sono venuto a conoscenza e mi fa sentire così piccolo ed insignificante davanti a tanta forza e voglia di vivere. La forza di una persona meravigliosa che con l'aiuto di una stupenda famiglia e un gruppo di persone altrettanto genuine e sane ha deciso che deve esserci ancora un posto per se in questo mondo ostile. Ed oggi so che il suo ruolo è quello di migliorare questo stesso mondo ed ognuno di noi con un esempio assoluto.
La commedia è stata un successo secondo me. Al di là del fatto che si trattava di una compagnia di "dilettanti", anche se fosse stata un fiasco in realtà avrebbe avuto sempre un successo ai miei occhi poichè è l'ennesima manifestazione di come sentimenti puri e positivi come la solidarietà possano davvero muovere le montagne. E questo è merito di Luca e della sua famiglia che, mi ripeto, sono un esempio per tutti noi.
Non vorrei chiudere con una banalità pertanto mi sento di dire che piuttosto "FORZA LUCA NON MOLLARE" oggi più che mai la frase è:"GRAZIE LUCA PER QUELLO CHE HAI FATTO PER TUTTI NOI E PER QUELLO CHE SICURAMENTE CONTINUERAI A FARE!"
Donato Gentile.

Anonimo ha detto...

Lo sai già. Sei il Corona buono della città. Un lavoro alternativo ce l'hai: non si sa mai nella vita...
;)

Anonimo ha detto...

allora, sotto con 'sti dvd, cominciamo a quantificare quanti ne servono, su!